Elisa Zanotti da Montalcino – Trofeo del Brunello 22- 23 agosto 2020

Il racconto dell’amazzone lombarda Elsia Zanotti, pervenuto in giornata e pubblico volentieri.

Sono state due giornate di forte coinvolgimento

CEI2* Ladies 120 km e CEN B 81 km

Nome: Elisa Zanotti

Età: 22

 Gara Endurance molto dura, soprattutto sul giro blu, quello rosso era più̀ facile essendo più pianeggiante, ragion per cui nella 120 km le medie appaiono più alte nel primo pezzo di gara.  Entrambi i cavalli che ho montato sono stati fortissimi, hanno portato a casa l’obiettivo senza intoppi e senza dare segni di debolezza, nonostante appunto il caldo a cui non sono abituati.

Durante il primo giorno ho preso parte alla 120 km ladies, il cavallo che montavo era alla sua prima esperienza in quella distanza ma devo dire che si è comportato proprio bene.

Nel secondo giorno ho preso parte alla 90 km con la mia cavalla, Didonna. Doveva essere solo una gara di allenamento ma lei era veramente in forma, rispondeva bene al caldo, così sono andata un po’ più veloce del previsto. Alla  fine mi son trovata seconda, quindi ho provato a fare la volata per vincere la categoria, ma già nei primi metri di rettilineo ho visto che il mio avversario era più veloce, così, onde evitare di faticare con i rientri, non ho insistito.

Perchè pratichi questo sport?

Io pratico equitazione da quando ne ho memoria, durante la crescita ho praticato salto ostacoli, ma non mi piaceva l’idea di stare chiusa nel rettangolo, così ho provato a fare delle passeggiate all’inizio, ho scoperto l’endurance in seguito, quasi per caso, e questo ha unito la mia voglia di uscire all’aperto con la possibilità di gareggiare.

Endurance per me è un concentrato di emozioni, sicuramente uno sport faticoso, ma ciò che si prova al traguardo ripaga di tutti gli sforzi! 

L’allenamento ai tempi della pandemia l’hai fatto?

Assolutamente no, sia Didonna (di mia proprietà) che Gaja Bachus, di proprietà di Garatti Giovanni, durante il lock down sono rimasti nei loro rispettivi recinti.

Era fondamentale restare a casa, così ho approfittato del tempo extra per iniziare la tesi di laurea. Ho ripreso a montare immediatamente quando è stato concesso, i cavalli erano semplicemente più carichi ma non ho riscontrato problemi nel rimetterli in lavoro.

Per concludere ci tengo a ringraziare chi ha reso possibile non solo la trasferta a Montalcino, ma l’intera stagione agonistica: il proprietario di Gaja Bachus, Garatti Giovanni, per la fiducia riposta in me nell’affidarmi un puledro così prezioso.

Il mio fidanzato e la mia famiglia per avermi permesso di portare Didonna nelle migliori condizioni, per il sostegno e l’aiuto sia a casa sia in gara.

Un grazie anche a Marilena per le belle parole spese sulla pagina del circolo dove sono tesserata.

Per il futuro?
mi auguro di continuare a gareggiare, la nostra è una passione che abbiamo nel sangue, non credo che riuscirei a vivere senza!

Il mio grande sogno è riuscire a indossare la maglia azzurra, ma per quello c’è tempo!

Auguro ad Elisa Buona fortuna!!

Credito fotografico: Vincenzo Bechini by winningendurance.it