Nella foto archivio winningendurance: Visita veterinaria pista del tamburo Monticiano anno 2000.
Percorso endurance storico di Monticiano
Il percorso della gara nel Comune di Monticano, è un percorso storico per l’Endurance, perché è stato collaudato e percorso da Cavalieri di grande esperienza (di cui alcuni, oggi purtroppo, non ci sono più)…..
Il percorso è molto affascinante, lo ricordo bene perché nel 1992 iniziai qui la mia prima gara di fondo con un cavallo maremmano.
Ricordo che segnai il percorso assieme al cavaliere Ricci Giampiero, con i segni convenzionali: giallo, bianco e rosso, poi iniziai a organizzare altri precorsi: le Potatine sempre nel comune di Monticano, Ribolla Roccastrada, poi la mitica gara in linea Siena Follonica gara irripetibile e tanti altri.
Vi voglio raccontare questo aneddoto accaduto alla seconda tappa delle Potatine anno 2000 nel mese di novembre, una domenica, solito percorso, si doveva attraversare un guado al fiume Merse in località Mulino di Pari (trovarsi fra il confine di Siena e Grosseto nella sponda destra del Fiume Merse) la sera prima una gran pioggia era venuta, le previsioni mettevano molta pioggia, notizie meteo apprese dai social network locali.
Come Delegato Tecnico ero preoccupato sia per la manifestazione e della pioggia caduta; la mattina alla ore 5 mi recai con l auto in località Mulino di Pari per osservare se la pioggia della notte aveva aumentato il livello…infatti il fiume si era ingrossato, la Merse riceve anche le acque dall’ affluente torrente Farma e in quel punto il corso è più voluminoso, telefonai al Roghi responsabile del C.O. Hamasa katib: dissi qui la piena si è ingrossata che facciamo? e di comune accordo era di provare con un cavallo ad attraversare …..vediamo se si riesce a guadare, detti disposizione di caricare un cavallo maremmano dell’ azienda sul camion e portarlo al Mulino di Pari.
Marco Roghi di sua iniziativa sellò il cavallo e montò, io mi trovavo dall’ altra sponda sinistra del fiume Merse, lui attraversò il guado, con la grande mole del cavallo maremmano riuscì e quando mi vide disse: Vincenzo ..il cavallo è grande e peso e la forza esercitata dall’ acqua non lo muove ma, gli altri cavalli che passeranno per la gara di endurance, sono di statura piccoli ed esili e potrebbero essere travolti dall’ impeto dell’ acqua, poi ci sono cavalieri non esperti e non pratici al loro primo debutto ed allora, considerato gli imprevisti, in accordo con Marco decidemmo di deviare il percorso. Quel giorno i partenti furono n.47 di binomi, di cui n. 25 nell’ avviamento, categoria uno n. 15 e categoria velocità n. 7
Il tempo a disposizione era poco ancora non era stata data la partenza dalle Potatine (ex ASFD di Siena) , Fu ritardo l’orario di partenza e modificati i chilometri e le medie.
Categoria Avviamento km 24;categoria regolarità km 48; categoria velocità 72 km.
Cosi nel magnifico scenario della Valle del Merse si svolse bene e la manifestazione endurance venne portata al termine egregiamente.
Credo che un cavaliere Grande come Marco si affrontavano molti ostacoli di qualsiasi genere imprevisti ed altro, con lui chi l’ha conosciuto stava al suo agio in qualsiasi momento delle avventure endurance e della vita, infatti ci siamo avventurati in altre gare come Siena – Follonica, imparai a conoscere Marco e ogni volta che si organizzava una gara endurance mi diceva dai “Vincenzo tu con tutte le tue forse ci riesci”, vediamo se riusciamo ad organizzare una gara in linea Siena – Follonica, sapeva che conoscevo il territorio senese , grossetano e toscano per il servizio prestato nel Corpo Forestale dello Stato.
..Continua il percorso di Monticiano
Si partiva dalla “Pista Cavalli” di Monticano (quota m. 360), si scendeva per un paio di km verso il fiume Merse (quota m. 290), si risaliva lungo il fiume dove si scorge l’abbazia di S.Galgano, in parallelo alla via antica strada maremmana.
Dopo pochi chilometri si vede il castello di Luriano. Al trotto passammo l’osteria le Macchie (quota n. 413) che è al bivio di Scalvaia, poi a sinistra dopo pochi metri all’altezza del cimitero (quota m.491), proseguimmo per la salita non eccessiva e per diversi chilometri verso monte Quoio (alla quota m. 550).
Qui ci aspettarono per l’assistenza ai cavalli e cavalieri. Dopo pochi metri, sempre al trotto, giungemmo al Piano il Raspatoio (quota m.507) sulla linea di cresta, dove si scorge la valle del Farma e dopo altri kilometri scendemmo, chi al galoppo e chi al trotto, attraverso un sentiero in mezzo ad un bosco di castagni, all’abitato di Monticano. Attraversammo la S.P .73 e dopo cinquecento metri, arrivammo al traguardo finale alla “Pista Cavalli detta pista del Tamburo”.
Il mitico “percorso di Monticiano “lo hanno percorso cavalieri di spessore come: Bellaccini,Falloni Anna,Falorni, Ferrini,Gambria, Guidi, Leonardelli, Materozzi, Mori, Pacini, Petri, Pierozzi,Ricci, Roghi,Tanganelli, Vegni e tanti altri…
Vincenzo Bechini
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